SoneTsenZ@Open Wound Festival di Fotogiornalismo

Posted: 17/06/09 by Open Wound - festival di fotogiornalismo in
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Il progetto SoneTsenZ, ideato da Alessandro Errico e Mauro Di Donato, prende forma nel 2002.Nel 2005, con Paolo Lucini, Cristiano Urbani, Enrico Rossetti e Marcello Ravesi, il gruppo realizza una pre-release provvisoriamente intitolata “VOLUME 1” che verrà inviata inizialmente a pochi addetti ai lavori non solo legati al mondo musicale: in primo luogo Edoardo Sanguineti, il più grande poeta italiano vivente, ispiratore del brano intitolato “Scegli Me” (traccia 5 del “VOLUME 1”) e principale promotore di quel movimento rivoluzionario a livello linguistico e letterario conosciuto nei manuali di letteratura come “Gruppo 63”. Inaspettatamente, Sanguineti risponde personalmente con una lettera (scritta naturalmente senza l’ausilio dei moderni mezzi di comunicazione) e si dichiara entusiasta della ricerca dietro il lavoro che gli è stato inviato:

«In questo lavoro si volta pagina, nettamente: musicalmente (anche vocalmente) e testualmente; irriconoscibile, quasi, e per fortuna, in meglio; perché SONETSENZ mi sembra un lavoro di notevole pregio, insomma, CI SIAMO! e la notizia che accompagna il VOLUME 1 è vera, secondo me».

La “notizia” alla quale Sanguineti fa riferimento è una sorta di introduzione al disco scritta per
l’Almanacco delle Scritture Antagoniste: in questo volume, i curatori hanno voluto inserire alcuni testi tratti dal VOLUME 1 nell’edizione 2006 (Odradek) nel quale figurano alcuni tra i massimi scrittori contemporanei a livello internazionale come Amiri Baraka, Baruchello, Hemingway J., Krysinski, Leonetti, Lunetta, Muzzioli, Palladini, Patella, Pignotti, Sanguineti ecc.
Successivamente Alessandro Errico e Marcello Ravesi saranno ospiti di Edoardo Sanguineti a Genova, e in questa occasione il poeta registrerà per i SoneTsenZ anche alcune tracce vocali che
verranno inevitabilmente montate nella versione definitiva del CD.

Altro fondamentale feedback al VOLUME 1 è stato quello di Gianni “Marok” Maroccolo, storico
produttore indipendente italiano (Litfiba, CSI, CCCP, Marlene Kuntz, PGR, IG…) il quale, dopo aver ascoltato con attenzione il CD, scrive:

«…Tutto il disco ha un senso e una sua ambientazione precisa nonché un equilibrio perfetto fra poetica e musica. Quasi tutto torna. In tal senso: complimenti sinceri!».

Maroccolo stesso coinvolgerà successivamente anche Riccardo Tesio (Marlene Kuntz) nella produzione del primo disco dei SoneTsenZ.

Il 30 settembre del 2006, in occasione della Notte Bianca di Napoli, i SoneTsenZ vengono invitati dal Museo di Arte Contemporanea Donna Regina (M.A.D.Re.) ad esibirsi in un contesto esclusivo mai utilizzato per un concerto rock. In quella occasione, elaborano una vera e propria istallazione audio-visiva in contrappunto con Robert Cahen, storico videoartista francese che mette a disposizione del gruppo un’opera muta, “Le cercle”, sul quale i SoneTsenZ costruiscono un paesaggio sonoro ipnotico con l’ausilio della voce “differita” e manipolata di Edoardo Sanguineti.

Tra i “fan” della prima ora del progetto anche un certo Corrado Rustici che, attraverso il noto portale MySpace (myspace.com/sonetsenz), scrive una mail privata al gruppo:

«Se i piedi della “MUSICA” si muovessero, il grande oceano strariperebbe... Per fortuna, l’ispirazione non ha un solo cuore in cui rifugiarsi… Complimenti per lo stato artistico :-) Peace, Corrado»

In questo momento il gruppo è in studio per completare il primo album che sarà co-prodotto da
Gianni Maroccolo e Riccardo Tesio (Marlene Kuntz). Contemporaneamente all’uscita ufficiale del CD, partirà un’intensa attività live nei migliori club della penisola.

NOTIZIA

SoneTsenZ - Volume 1

«Ho perso le parole, o forse sono loro che perdono me»

Ogni parola dacché scrivo canzoni mi è parsa insufficiente a esprimere o denotare, come se dietro la sua splendida pelle si nascondessero legami, eccessi e orrori. La musica poi è bastarda, accumula per te riflessi e condizioni, se non la argini fa il suo dovere, che spesso è una iniziazione: ogni Ligabue trasmesso e massificato produce melopee salmodianti spesso insensate quanto assennate, qualificabili tout court come minimi atti di cooptazione involontaria. Non scomodo Gramsci perché non solo di “appendici” parlo ma di spazi d’interazione potenziali attraverso i quali quei legami, eccessi e orrori vengono semantizzati in un alfabeto combinatorio non solo descrittivo ma appunto prescrittivo. Dentro questo progetto SoneTsenZ c’è una musica leggera, dove la leggerezza non è un limite (operativo) in cui inscrivere (e scrivere) un testo, ma il suo binario (strategico) d’accesso alla permeabile natura del senso comune. Dove il tempo diventa un battito immemorabile lastricato di scarti (bio)ritmici. Dove le parole suonano e si perdono e in questo perdersi si mostrano per quello che sono e che sanno. La forma canzone, per quanto destrutturata, al pari di ogni forma le contiene e veicola ma è il battito di chi ascolta, così riformulato, che dovrebbe rivelarle. [ae]



http://www.sonetsenz.com
http://www.myspace.com/sonetsenz
http://www.stzpoint.com



domenica 23 agosto 2009
dalle 21.30 alle 00.45
P.za B. Powell
Santo Stefano Al Mare (IM)


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